I dati sulle vendite? Li trovi nelle patatine!

Qualche giorno fa è uscita una notizia che parlava di un’inchiesta di un giornale americano. I questo articolo si discuteva dell’esistenza di un accordo segreto tra Google e Mastercard per la vendita dei dati relative alle transazioni avvenute online e nei negozi fisici effettuate con carta di credito.

Questa notizia ha scandalizzato molti e ha portato ancora una volta all’attenzione della pubblica opinione una questione che sta molto a cuore a tanti: la tutela della privacy.

Ora, Mastercard ha rassicurato tutti riguardo al fatto che ogni informazione venduta a Google è assolutamente anonima e in alcun modo riconducibile alla persona che ha effettuato l’acquisto.

Ci mancherebbe!

Ciononostante, un coro di proteste si è levato indignato verso le multinazionali brutte e cattive che ci rubano le nostre informazioni personali.

Bella forza!

Ma tu dove pensavi che prendessero i dati per le statistiche di vendita? Credevi davvero si trovassero nelle buste di patatine o nelle uova di Pasqua?

Ma poi, di che cosa ti stupisci?

Sei stato tu, nel momento in cui hai attivato una carta di credito o una prepagata ad autorizzare Mastercard a vendere o dati di utilizzo anonimi della tua carta.

Se non hai letto le clausole sulla privacy, non è un problema di Mastercard o di chicchessia. È un problema solo tuo che forse i senza neppure leggere!

Google ha acquistato legittimamente dei dati che Mastercard era nelle possibilità di vendere quando voleva e a chi voleva. Senza dovere rendere conto a nessuno.

La sicurezza dei tuoi dati personali passa in primo luogo da te e dalla tua diligenza.

Se tu sei il primo che non si prende cura delle tracce che lasci in giro, come pretendi che qualcun altro se ne prenda carico?

Sei tu che hai il dovere di proteggere la tua privacy. Il mondo che ti circonda, le aziende ecc. possono solo metterti nelle condizioni di scegliere. Ma il resto è nelle tue mani.

Questa storia può insegnarti solo un lezione: la prossima volta, prima di firmare un contratto, leggilo!

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