I segreti per lavorare e scrivere per il web: intervista a Sergio Albertini

Ho conosciuto Sergio alcuni mesi fa online ed è stata subito sintonia.

Sergio è un esperto di web content writing e blogging. Il suo blog è ricco di spunti interessanti ed è un professionista validissimo e preparato.

Alcuni giorni fa gli ho proposto questa intervista per raccontare, con le sue parole, come si può lavorare e scrivere per il Web e lui ha accettato con grande entusiasmo.

Ma ora bando alle ciancie e spazio a Sergio!

Intervista a Sergio Albertini

S: Permettimi di ringraziarti per la tua richiesta, è un piacere per me. Queste interviste sono l’occasione per riflettere sul percorso che sto facendo e sono sempre utili. Quindi, grazie ancora.

M: Grazie a te, Sergio. Cominciamo! Come è nata la tua passione per il copywriting?

S: Questa passione nasce dall’amore per la scrittura. Sono una persona introversa e quand’ero giovane, dai diciamo “più” giovane, adoravo scrivere tutto quello che mi passava per la testa: emozioni, sogni, dialoghi interiori, qualche racconto.

Scrivevo dove capitava e, ancora oggi, sulla mia scrivania puoi trovare bigliettini e post-it con appunti, pensieri o una parola che mi ha colpito e voglio conservare.

La scrittura è il mezzo con cui riesco a esprimere meglio me stesso, ma scrivere per il web è tutt’altra cosa. Ogni giorno studio e mi esercito per perfezionare la mia scrittura e adattarla ai contesti in cui le parole dovranno fare la differenza.

[ctt template=”2″ link=”wX51U” via=”yes” ]Ogni giorno studio e mi esercito per perfezionare la mia scrittura e adattarla ai contesti in cui le parole dovranno fare la differenza.[/ctt]

Il fatto è che, sono entrato nel mondo della scrittura dei contenuti per il web dalla porta di servizio, e non riesco a vedermi nella figura del copywriter. Per questo, giocando con la lingua inglese, preferisco definirmi Content writer.

Vedo il copywriter come un artista, un creativo innato nell’uso della parola. Un cecchino preciso e perfetto. Li rispetto tanto, così tanto da non concedermi il fregio di tale titolo professionale. Io mi sento più un artigiano. Quando scrivo metto le mani nell’impasto testuale, seguo le voci dell’ispirazione, mi adatto a ogni contesto e cerco di fare del mio meglio perché quelle parole arrivino all’obiettivo. Camminiamo sulla stessa strada, io e il copy, ma porgo il cappello quando ne incontro uno.

M: Quando hai deciso di diventare un freelance?

S: L’idea è nata sul finire del 2016. È una lunga storia e non vorrei ammorbare tutti ripercorrendola, anche perché è una ferita ancora aperta. Sarò essenziale, se per te va bene.

M: Va benissimo!

Nel 2012 sono diventato Papà di un bambino meraviglioso. Lo so, tutti i Papà dicono così, ma mio figlio è un esempio di caparbietà e di dedizione alla vita. È un fighter. Ancora prima di atterrare su questo pianeta aveva già vinto la sua prima sfida. Un infarto celebrale che lo ha costretto a un’emiparesi destra, a disturbi del linguaggio e a una serie di conseguenze che hanno posto la sua vita su una strada in salita.

Gli impegni e i pensieri si sono moltiplicati così rapidamente che mi era impossibile restare in azienda 10-11 ore al giorno. Ormai, ero stravolto, la situazione era al limite della sopportazione umana e alcune mie reazioni istintive, verso la vita e le persone intorno a me, non stavano aiutando.

Ero soffocato dal dolore e c’era bisogno di riprendere a vivere, perché la vita di prima non c’era più. Avevo la necessità di rendere il tempo dedicato al lavoro il più elastico possibile. Così, ho preso una decisione che tutti hanno visto come un segno di follia. E adesso, eccomi qua. Felice di averlo fatto.

M: Che suggerimenti daresti a chi vuole fare il tuo mestiere?

Uno su tutti: fate vostro il concetto di apprendimento continuo.

Leggete e studiate in continuazione. Trovate dei professionisti seri e capaci, seguiteli e imparate da loro. Siate spugne e poi fate uscire la vostra voce.

[ctt template=”2″ link=”9b1yi” via=”yes” ]Leggete e studiate in continuazione. Trovate dei professionisti seri e capaci, seguiteli e imparate da loro. Siate spugne e poi fate uscire la vostra voce.[/ctt]

Scrivere contenuti per il web richiede una serie di skills che vanno oltre al solo “saper scrivere”. Quindi, valutate bene e non pensate a priori “questo non mi serve”. Dovrete collaborare con figure professionali che concorreranno al raggiungimento degli obiettivi aziendali o personali e, vorrete, dovrete sapere di cosa diamine vi stanno parlando.

M: Quali corsi suggeriresti a chi si vuole formare in questo campo?

S: Questa è una domanda complessa. Lo è perché ci sono sempre più proposte, sia online che offline, ma non tutte portano all’oro che promettono.

Mi baso sulla mia esperienza personale. Consiglio la comodità dei corsi online, per approfondire argomenti specifici, mentre, per affinare le competenze necessarie a strutturare il vostro lavoro, consiglio di partecipare a corsi offline, quando possibile. È più dura, ma vivere un’esperienza di gruppo in cui c’è un confronto reale, è un arricchimento in più che giova sicuramente alla formazione. Chiaro, è solo la mia opinione.

Anch’io ho realizzato, assieme all’amico e collega Giovanni Ronci, una Scuola online che permette di curare skills specifiche come, apprendere l’uso corretto di alcuni social media o imparare a creare le proprie buyer personas.

Poi, due suggerimenti su tutti, spero non me ne vorrà nessuno, ma se volete imparare il mestiere del Copywriter potete seguire, senza indugiare, Pennamontata. Se vi affascina l’arte della scrittura e volete far uscire la vostra anima attraverso le parole, puntate sicuri ai corsi di scrittura potente, tenuti da Regina Moretto.

M: Quali sono state e quali sono le tue principali fonti di ispirazione?

S: Sull’arte della scrittura narrativa il mio mentore virtuale è Stephen King. La sua scrittura mi risuona dentro e mi porta via, mi trascina nei suoi racconti, nelle sue follie.

Certo, ce ne sono molti altri, ma pochi a cui torno con costanza nel tempo, come il Re.

Per quanto riguarda l’ambito professionale, ripeto, trovate i professionisti migliori, seguiteli e analizzateli ai raggi X. Io seguo diversi copywriter americani, per la maggior parte donne. Sembrano avere una marcia in più.

Divorate ogni libro che trovate; anche il più scadente vi darà indicazioni sul vostro percorso.

In ogni caso, partite da professionisti che hanno definito, e continuano a farlo, le linee guida nella scrittura di contenuti per il web: Luisa Carrada su tutti.

Questi sono alcuni titoli, che suggerisco sempre. Libri che, secondo me, non potete evitare di leggere:

  • [amazon_textlink asin=’8808199177′ text=’Lavoro, dunque scrivo’ template=’ProductLink’ store=’marcemarin-21′ marketplace=’IT’ link_id=’1337c582-2353-11e8-9f10-db60503cee25′] di Luisa Carrada;
  • [amazon_textlink asin=’8838789886′ text=’Scrivere per il web’ template=’ProductLink’ store=’marcemarin-21′ marketplace=’IT’ link_id=’391957ac-2353-11e8-a7cc-d9019de76a84′] di Daniele Fortis;
  • [amazon_textlink asin=’8842820296′ text=’La parola immaginata. Teoria, tecnica e pratica del lavoro di copywriter’ template=’ProductLink’ store=’marcemarin-21′ marketplace=’IT’ link_id=’73649769-2353-11e8-ad20-876b31a942f4′] di Annamaria Testa;
  • [amazon_textlink asin=’8857906116′ text=’Manuale di scrittura digitale creativa e consapevole’ template=’ProductLink’ store=’marcemarin-21′ marketplace=’IT’ link_id=’aba51325-2353-11e8-86c9-ed1473c1b961′] di Piero Babudro.

Ce ne sono molti altri. Leggete, leggete, leggete.

[ctt template=”2″ link=”v6qFs” via=”yes” ]Senza forma e contesto (contenitore – distribuzione) e senza un messaggio studiato per le Buyer personas, il contenuto è inefficace.[/ctt]

M: Quali sono gli strumenti fondamentali per chi vuole fare Content Marketing?

S: Il Content Marketing è un insieme di attività di marketing incentrate sulla creazione, pubblicazione e distribuzione di contenuti destinati alle persone e orientati agli obiettivi di business. Penso che questa sia una definizione calzante e credo che senza contenuti online non esisti.

Dovete essere creativi, scrupolosi e organizzati.

Suggerisco alcuni tools di base che uso io, ma là fuori ce ne sono tanti e sempre in continua evoluzione. Siate curiosi e testate. Cercate e trovate quelli che soddisfano il vostro modo di approcciarvi al lavoro e vi offrono la possibilità di esprimervi al meglio per raggiungere i vostri obiettivi.

Questi sono alcuni tool che uso tutti i giorni per pianificare, creare e condividere i contenuti.

Scrittura

Per la scrittura di contenuti, essendo una persona un po’ smart, uso tre tool diversi: Scrivener, Microsoft Word e Evernote. Quest’ultimo è utilissimo anche per prendere appunti. È una risorsa che sfrutto da 2 anni. Ho un tesoro di note salvate e interi post scritti, mentre mi trovavo nei luoghi più disparati.

Per creare la struttura del post potete usare qualsiasi programma di scrittura, oppure anche carta e penna (non hanno mai ucciso nessuno), ma se siete appassionati di mappe mentali e iMindMap vi suona ancora un po’ caro, potete risolvere con Coggle. Semplice da usare e molto economico. Certo, non è iMindMap, però.

Calendario editoriale e progetti collaborativi

Esistono strumenti professionali a prezzi che potrebbero spettinare un calvo. Ma se siete freelance o lavorate in una piccola agenzia, il buon vecchio Excel, Google Drive e Trello vi permetteranno di lavorare in modo organizzato.

Ricerca SEO

Per le vostre ricerche SEO, se potete, usate SEOZoom o SemRUSH, sono strumenti professionali dove potete trovare tutto quello che vi serve e molto di più. Sono due mostri sacri. Nel caso sia necessario optare per alternative free allora potete usare strumenti come:

Quest’ultimo è indicato per capire quali siano le domande che le persone fanno riguardo a un argomento specifico.

Ricerca fonti e Content curation

Per le attività di content curation, consiglio direttamente un post che ho scritto sul mio blog. Ho raccolto una lista di tool che potete provare per fare Content curation.

Per quanto riguarda la ricerca di fonti e la loro organizzazione, per poter leggere gli articoli con più calma, vi consiglio Feedly (adesso sto testando anche Newsblur) e Pocket.

Un suggerimento: usate TweetDeck. Se create colonne per le parole chiave di vostro interesse, avrete fiumi di contenuti da spulciare. È vero, c’è sempre poco tempo, ma quando posso dedicarne un po’ alle mie ricerche, è un vero spasso.

Creare Immagini

Vi consiglio di usare Canva, è completo e intuitivo. Io uso anche Stencil o Crello; simili nelle funzionalità, ma meno ricchi di opzioni.

Creare Infografiche

Mi piace usare Pinterest e quindi ho la necessità di creare qualche infografica.

Al momento uso un paio di tool freemium: Picktochart e Infogram.

Programmare la condivisione dei contenuti

Ce ne sono molti e di nessuno discuto le qualità, ma io adoro usare PostPickr. Intuitivo e ricco di funzionalità in continua evoluzione.

Newsletter ed email marketing

Ce ne sono molti di tools utili per queste attività. Forse, il più performante è Active Campaign. Io uso MailChimp e devo dire che mi trovo benissimo. Se siete alle prime armi, puntate su questo strumento. Se non erro, fino a 2.000 iscritti è gratuito. Comodo, direi.

Rischio di esagerare. Solo un ultimo consiglio: provate a sfruttare i video su Facebook per narrare i vostri contenuti e accompagnare le persone verso il vostro blog.

Per ognuno dei tools che ho menzionato ne esistono altrettanti e di nuovi ne usciranno. Ma il concetto di base è sapere cosa vogliamo fare e qual è l’obiettivo che vogliamo raggiungere. Se non abbiamo chiaro questo, qualsiasi strumento, anche il più performante, resta solo uno strumento.

M: «Content is the king», tu che ne pensi?

S: Nella mia visione romantica è così. In realtà credo che il contenuto sia più un capo di governo, dove ci sono altri protagonisti che operano congiuntamente per raggiungere l’obiettivo. Senza forma e contesto (contenitore – distribuzione) e senza un messaggio studiato per le Buyer personas, il contenuto è inefficace. Il re di un popolo di zombi la cui autorità sarà disattesa.

Rispondi